Endogamie di mostri americani, Cosima Misseri scansate.

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Avete presente la Carolina del Sud, terra di White Christian, luogo che solo al pensiero si rabbrividisce forte di paura per questi ceffi che si sposano e procreano fra di loro, terrorizzati di mischiarsi con chiunque (che poi sarebbe l’unica opzione per lavare quel DNA strausato, paragonabile forse agli allevamenti intensivi di bulldog francesi nell’Europa dell’Est), avidi, sopra ogni legge e suprematisti del mio cazzo? Inevitabilmente questa gente combina dei casini tali che la Sciarelli sarebbe costretta a sostituire il suo slogan preferito “Fa impressione!” con come minimo un “Fa proprio orrore!”.

I Murdaugh sono una famiglia intoccabile di avvocati che dall’inizio del secolo scorso si stabilisce a Lowcountry, che è una regione appunto della Carolina del Sud. Generazione dopo generazione si sono passati il testimone del quattordicesimo distretto dello stato, al punto che lo stesso venne denominato dalla stampa locale il “Murdaugh country”, tanto per inquadrare il livello di penetrazione che negli anni queste personcine tanto a modo hanno consolidato con gli apparati giudiziari, la polizia, i poteri forti della zona, fino a che il numero di atrocità commesse ha decisamente oltrepassato il limite, nonostante i tentativi di nasconderle: erano merde talmente enormi che a un certo punto per leggi fisiche o forse karmiche si sono messe inesorabilmente a galleggiare.

Da sx: Buster, Maggie, Paul e Alex Murdaugh

Il puzzle è complicato, le morti sono parecchie e per motivi diversi tra loro, c’è un processo in corso e probabilmente se ne apriranno altri, per chiarezza è più semplice partire dai morti come vengono raccontati anche dalla docu in onda ora su Netflix e che mi ha fatto conoscere questa happy family. Partiamo da Mallory Beach, una teenager morta per colpa di Paul Murdaugh, l’allora minorenne della famiglia che in una scampagnata con cinque amici al fiume nella notte di un sabato sera, ubriaco marcio fa sbattere a tutta velocità il cabinato di famiglia contro il pilone di un ponte. Mallory schizza in acqua e scompare nell’oscurità della notte per essere ritrovata morta solo una settimana dopo a parecchi chilometri dall’impatto. La famiglia Murdaugh prende subito in mano la situazione chiamando chi di dovere all’interno delle autorità locali e tentando anche di scagionare il figlio insinuando il dubbio che non fosse lui alla guida ma un suo amico presente quella sera. La faccio breve: Paul non farà nemmeno un giorno di carcere, ma andiamo avanti.

Mallory Beach

Ogni famiglia che si rispetti ha la sua nanny del cuore e anche la famiglia Murdaugh ne ha una che venera e rispetta da ben 25 anni. Si chiama Gloria Satterfield ed è quella che di fatto ha tirato su il piccolo Paul ubriaco e omicida. Sta di fatto che una mattina nella tenuta di Murdaugh Gloria va in coma cadendo da una scalinata e muore settimane dopo senza mai riprendere conoscenza. A ritrovarla quella mattina sono Paul e sua mamma Maggie che indicano come responsabile uno dei cani della tenuta, sebbene uno dei loro sorveglianti sosterrà che a quell’ora tutti i cani erano rinchiusi. Parte la macchina d’influenza della famiglia: alla Satterfield non verrà mai eseguito un esame autoptico, il capofamiglia Alex Murdaugh si straccia le vesti in una pantomima d’indignazione contro il cane (che putacaso era stato un mese prima assicurato per eventualità del genere) e rassicura la famiglia della nanny di risarcirla appena ottenuto il premio dall’assicurazione. Per la cronaca i Murdaugh ricevono più di tre milioni di dollari che naturalmente gli eredi di Gloria Satterfield non vedranno mai. Si è incerti sull’eventuale movente della sua morte e ognuno è spaventoso: la Satterfield viene fatta fuori perché depositaria dei segreti della famiglia o solo mezzo per fare cassa con l’Assicurazione? Eh sì, la famiglia non se la passa bene a soldi, Alex è stato fatto fuori dalla law firm perché hanno scoperto che negli anni ha depredato i soldi del fondo. Non solo, è in piena dipendenza da ossicodone, non lavora più, insomma una caciara che presagisce nulla di buono.

Gloria Satterfield

Ed è al suo pusher di Oxicontin di fiducia convocato in una strada isolata che Alex Murdaugh chiede di sparargli. E’ diventato un esperto di polizze, vuole dare ai suoi figli e a sua moglie un futuro, non è dato di sapere se da morto o gravemente offeso. Il pusher gli spara, becca la testa ma sbaglia la mira fatale. Mira che invece è precisissima quando una notte nella tenuta familiare vengono uccisi Paul e sua madre Maggie. E’ lo stesso Alex disperato a chiamare la polizia, dice che rientrando a casa li ha trovati già morti, fornisce alibi che cominciano a scricchiolare e con incroci di celle telefoniche si viene a scoprire che nel momento dell’uccisione di Paul e Maggie, Alex era nella tenuta. Anche qui premi milionari di polizze sottoscritte al momento? Alex viene arrestato, il processo è ancora in corso, la famiglia Murdaugh decimata. Rimane solo lui, che dal carcere si proclama truffatore in preda a oppiacei ma non assassino, e il figlio maggiore Buster che difende suo padre. A proposito di Buster, ci sarebbe ancora in ballo un’uccisione del passato che qualcuno gli addebita come mandante, quella del diciannovenne Stephen Smith, suo ex compagno di classe, un ragazzo molto sensibile e cioè molto gay, ritrovato con un colpo alla testa nel selciato di una strada secondaria. Ma questa è un’altra storia, smetto qui sennò vi viene mal di testa.

Stephen Smith

1 thought on “Murdaugh, she wrote

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