Quer pasticciaccio strano con Ana Obregón
Retroscena di una maternità surrogata, il pettegolezzo e la stampa spagnola e di come una delle presentatrici più famose di Spagna sia diventata una mamma che sembra una nonna. Anzi, la è.
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Leggendo wikipedia ci si fa un’idea su chi sia Ana Obregón: “es un actriz, presentadora, modelo, guionista y biologa española conocida en el ambito de la televisión, tanto en series de ficción como en programas y concursos televisivos especialmente en los anos 1990 y 2000. Es, ademas, un personaje recurrente en la prensa rosa española”. E qua ti voglio e qua mi fermo, giusto un secondino per dare un contesto. In Italia siamo assolutamente dei principianti in cronaca rosa, in Spagna sono assolutamente dei pro. E’ un apparato virtuoso composto dalla Stampa e i suoi periodistas specializzati e los famosos che sono disposti a raccontare i cazzi loro nei minimi dettagli, sono quelli che hanno fatto del vivir del cuento una professione: racconto i fatti miei in cambio di denaro. Non è una cosa nascosta, si vendono esclusive con dei tariffari a tasso variabile di fama. Anche i davvero famosi ne approfittano, ma lo usano a intermittenza o al momento del bisogno o anche quando la notizia è talmente esplosiva e sulla bocca di tutti da innescare una gara d’Esclusiva all’arma bianca del bonifico per accaparrarsela.
L’antefatto storico è dei più strepitosi, un vero e proprio breaking point del pettegolezzo spagnolo degli anni ’90, anni nei quali si trasferisce in Spagna una coppia di italiani giovani, belli e glamourosissimi: lei è la top model e musa di Armani Antonia dell’Atte ed è sposata con il conte Alessandro Lequio di Assaba y Torlonia quindi imparentato con l’allora Re di Spagna Juan Carlos di Borbone che per chi non lo sa è nato a Roma e ha sangue Torlonia. Da pochissimo è nato il loro figlio Clemente e la coppia entra a far parte del Jet Set locale in maniera discreta e senza tanto clamore fino a quando scoppia una bomba: il conte Lequio ha un’amante che addirittura ingravida e questa amante è nientepopodimenoché la star televisiva Ana Obregón! Contate che all’epoca l’esposizione e il grado di fama della Obregón è paragonabile a una Raffaella Carrà. E’ molto amata dal pubblico spagnolo che guarda invece con antipatia e sospetto la bellezza androgina e all’apparenza gelida di Antonia dell’Atte. Lequio lascia la dell’Atte e il piccolo Clemente, si trasferisce a casa di Ana e nel ’92 nasce Alejandro Alessio. Di base tutta la stampa è a favore della spagnola, anche perché Antonia è molto defilata e non rilascia interviste fino a che, stanca di essere considerata altera oltre che cornuta, decide di partecipare a una mitologica puntata del programma televisivo “La maquina de la verdad” dove si sottopone al poligrafo: gli spagnoli scoprono una donna simpaticissima, volitiva e senza peli sulla lingua che conquista in un istante i loro cuori. Il suo spagnolo allora stentato li fa morire dal ridere, racconta la sua versione della storia in modo naturale e sincero, insomma in una notte conquista la Spagna. Parte la carriera televisiva della dell’Atte sostituendo addirittura alla conduzione della versione spagnola di “Scommettiamo che” la stessa Obregón. Negli anni le due si sono lanciate delle frecciatine mezzo stampa ma tutto sommato ognuna segue la propria carriera, accumunate solamente dalle corna subite, perché il conte Lequio dopo poco lascia anche la Obregón per un’altra.
Andiamo di fast-forward, arriviamo al 2020 e a una triste vicenda: Alejandro Alessio il figlio della Obregón e Lequio, dopo un’infaustissima diagnosi e vari tentativi di risoluzione andati a male, muore di una rarissima forma di cancro. Ha solo 27 anni, i genitori chiaramente distrutti e grande solidarietà di tutta la Spagna, compresi il fratellastro Clemente e la madre Antonia. Si rispetta il lutto e la Obregón scompare abbastanza dal radar fino a ricomparire dieci giorni fa nella copertina di “Hola” con in braccio una neonata. Titolone: “Esclusiva, Anna Obregón madre de una niña por gestación subrogada en Miami”. Apriti cielo, non solo in Spagna è illegale, Ana Obregón ha 68 anni, decisamente matura per essere madre. La Nazione si divide fra i colpevolisti scandalizzati per l’età e gli uteri in affitto e le disponibilità economiche che permettono di pemetterlo e gli innocentisti del povera Ana con quello che è capitato al figlio io la giustifico, sarà una bimba che riceverà tanto amore.

La pupa che si chiama Ana Sandra, è stata fortemente voluta soprattutto perché, scoop dello scoop, la Obregón rivela in un’altra esclusiva la settimana successiva quello che già si mormorava nei giri giusti ma che nessuno osava dire ad alta voce e cioè che è stata concepita col seme del figlio defunto rendendo di fatto Ana la nonna e non la madre della piccola Sandra. La Obregón fa anche un rilancino: lo sperma del figlio custodito in una banca del seme in America potrebbe essere usato in futuro per concepire dei siblings di Sandra, destando un piccolo terremoto di opinioni nella prensa rosa. Storie così in Italia ce le scordiamo a meno che non si vada molto indietro nel tempo in finzioni matarazziane con Yvonne Sanson e Amedeo Nazzari. Purtroppo.
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